A seguito del mare di polemiche per il trasferimento forzoso dei correntisti, Intesa Sanpaolo ha riaperto i termini di scadenza per opporsi al passaggio a isybank.
Ecco tutti i dettagli su come fare.
Proroga dei termini per opporsi al trasferimento dei conti da Intesa a isybank
Dopo circa duemila segnalazioni pervenute e l'apertura di un'istruttoria dell'Antitrust, si apre uno spiraglio per molti correntisti che desiderano opporsi al trasferimento obbligato dei loro conti verso la nuova banca del gruppo Intesa.
In questi giorni infatti, diversi utenti stanno ricevendo una nuova comunicazione da parte di Intesa Sanpaolo contenente una proroga dei termini di scadenza per opporsi al passaggio a isybank, inizialmente fissata per lo scorso 30 settembre.
La riapertura dei termini segna un punto di svolta nella vicenda. In particolar modo, ieri 13 novembre, Intesa ha inviato ad altri 2 milioni di clienti una nuova comunicazione inerente le tempistiche di trasferimento e, soprattutto, la comunicazione di una nuova data per assentire oppure opporsi al trasferimento.
Proroga termini di scadenza: entro quando e come opporsi al trasferimento da Intesa a isybank
I clienti interessanti dal trasferimento che non si riconoscono come “utenti digitali” hanno ora tempo fino al prossimo 29 febbraio per comunicare la loro volontà di non trasferirsi da Intesa Sanpaolo a isybank. Ricordiamo che il termine precedentemente fissato era il 30 settembre 2023.
Dallo scorso 16 ottobre è partito infatti il processo di trasferimento di circa 300.000 correntisti Intesa con l'intenzione di trasferirne circa 4 milioni entro la fine del 2024. La nuova data di scadenza del 29 febbraio, riguarderà quindi i correntisti non ancora trasferiti e che avrebbero dovuto segnalare il loro diniego entro lo scorso 30 settembre. Il termine di scadenza del 29 febbraio riguarda anche coloro che fanno parte della seconda tranche di trasferimenti che partirà il prossimo 18 marzo.
Per farlo, occorrerà telefonare al numero verde di Intesa: 800303303.
Cosa fare se si è già stati trasferiti a isybank: il modulo di reclamo
Per quanto riguarda i correntisti già trasferiti a isybank, la procedura si fa più complicata in quanto, secondo quanto suggerito da Intesa, occorre chiudere il conto isybank e aprirne uno ex novo presso Intesa Sanpaolo.
L'Unione Nazionale dei Consumatori, tra le prime a essersi mossa per la raccolta e segnalazione delle lamentele, consiglia però di inoltrare comunque il modulo di reclamo messo a disposizione dall'associazione stessa, anche se il trasferimento è già avvenuto in attesa che l'Antitrust si pronunci anche in relazione a questo aspetto.
Le dichiarazioni di Intesa Sanpaolo in merito alla vicenda isybank
Al di là di quanto verrà stabilito dall'istruttoria, è facile immaginare che la banca possa subire un duro contraccolpo a livello reputazionale. La gestione di tutta la faccenda risulta infatti quantomeno opaca e disorganizzata e potrebbero essere diversi gli attuali correntisti che, per evitare un trasferimento a isybank o anche solo per mancanza di fiducia, comincino a chiedersi come chiudere il conto Intesa Sanapolo.
La banca, tramite un portavoce, ha dichiarato di aver preso la decisione di concedere una proroga dopo l'”attento ascolto della propria clientela”, ribadendo di essere “pienamente convinta della validità del progetto isybank”.
Il portavoce afferma poi che “oltre il 90% dei correntisti già trasferiti a isybank è già operativo e che, da rilevazioni interne effettuate dalla banca stessa, solo il 5% dei clienti interessati dal trasferimento si dicono non soddisfatti”. Conclude poi affermando che “il numero di persone che hanno chiesto di tornare a Intesa Sanpaolo è molto contenuto”.
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