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24 Luglio 2024

Revolut apre la filiale in Italia: in arrivo Iban italiano e prestiti

Revolut ha annunciato l'apertura di una filiale in Italia. La fintech inglese che ha rivoluzionato il mondo bancario nel giro di pochissimo tempo, intende così penetrare ancor di più nel mercato italiano.

Oltre all'apertura della prima filiale italiana, sono diverse le novità che accompagneranno il piano di cambiamento di Revolut.

Ecco tutti i dettagli.

Revolut apre la filiale italiana: a dirigerla Maurizio Talarico

La notizia era già stata confermata lo scorso 6 dicembre. Revolut si appresta ad aggiungere nuovi tasselli al suo piano di sviluppo nello stivale, del quale l'apertura della filiale italiana è solo il primo passo.

A guidare la filiale nostrana della fintech è Maurizio Talarico, ex manager di Admiral e nuovo head of branch e head of lending per l’Italia.

L'apertura della filiale italiana segna quindi un nuovo capitolo nella storia della fintech che punta a raggiungere quota 2,5 milioni di clienti entro la fine 2024. Degli attuali 2 milioni di clienti italiani, sottolinea Talarico, un terzo si è aggiunto nel corso dell'ultimo anno.

La filiale italiana permetterà a Revolut di penetrare maggiormente il mercato italiano, nell'ottica di farne una presenza stabile sul territorio.

Non solo. Questo importante passaggio aprirà le porte anche alla possibilità di offrire un IBAN italiano agli utenti e altri classici servizi bancari.

Revolut: IBAN italiano entro il 2024 e nuovi servizi di credito

Revolut conta 35 milioni di clienti in tutto il mondo. Ad oggi i conti Revolut sono principalmente utilizzati come conti d'appoggio o secondari e per i servizi di compravendita titoli e criptovalute.

I conti Revolut sono infatti particolarmente amati da chi viaggia in quanto conti multivaluta, molto convenienti in relazione al tasso di cambio.

Ma, l'apertura della filiale nel nostro paese è solo la prima novità che vuole fare da apripista all'offerta di servizi bancari di stampo più tradizionale e a far si che il conto Revolut diventi il conto principale per un numero sempre maggiore di utenti. Primo su tutti l'IBAN italiano che la società punta a rendere disponibile per i clienti entro la fine del 2024.

Ad oggi infatti Revolut opera con licenza bancaria lituana e, di conseguenza, anche l'IBAN dei conti è lituano.

La finalità è quindi quella di superare il cosidetto “IBAN discrimination” che rende più complicate alcune operazioni base quali l'accredito dello stipendio e la ricezione dei pagamenti, come spiega lo stesso Talarico.

Prestiti personali Revolut disponibili per i clienti italiani

Dopo l'annuncio di qualche mese fa, da ieri 30 settembre i prestiti personali Revolut sono disponibili anche per i clienti italiani. 

Il prestito Revolut può andare da un minimo di 1.000 a un massimo di 50.000 euro con durate da 6 a 84 mesi (ossia 7 anni) con tasso di interesse fisso, stabilito in base al profilo creditizio del cliente.

Nello specifico il Tan varia dal 5,45% a circa il 15,5% mentre il Taeg dal 5,57% al 16,99%.

La richiesta avviene ovviamente in app tramite caricamento dei documenti richiesti e nel giro di pochissimi minuti, la somma richiesta viene accreditata sul conto. Ovviamente previa autorizzazione di Revolut.  

Non sono previsti costi di istruttoria relativi a un'eventuale estinzione anticipata o per rimborsi parziali. Ciò significa che si saprà esattamente quanto occorre pagare mensilmente.

 Al momento, sempre secondo quanto dichiarato da Talarico, si escludono accordi o collaborazioni con banche e istituti tradizionali di piccole o medie dimensioni.

Nel prossimo futuro, Revolut pensa di allargare anche alla concessione dei mutui.

 

Autore dell’articolo

Alfredo De Cristofaro Autore
Alfredo de Cristofaro
Founder
Laureato in Economia e Finanza, dopo aver lavorato a lungo presso uno dei principali intermediari finanziari in Europa, ha deciso di mettere a disposizione dei risparmiatori le conoscenze maturate nel corso degli anni. Su QualeBanca.com si occupa di recensire banche e conti, assicurandosi che vengano garantiti i più alti standard di sicurezza e trasparenza.

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