Investimenti
15 Gennaio 2025

ETF: cosa sono e come funzionano

Introdotti sui mercati nel 1993, gli ETF (Exchange Traded Funds) hanno rivoluzionato il modo di investire in borsa, permettendo a tutti i trader retail, principianti, esperti e avanzati di accedere ai mercati.

Basta considerare che, al 2023, dopo 30 anni di vita di questi strumenti, gli investimenti hanno superato i 1.566 miliardi di euro, con un valore che, solo a livello europeo, è cresciuto nel 2024 di oltre il 50% (fonte: Osservatorio Quantalys sugli ETF).

Ma cosa sono gli ETF? Come funzionano? Perché tanto interesse per questo strumento? Di seguito trovi una guida completa sugli Exchange Traded Fund: dal significato di ETF, alle tipologie fino a come investire in borsa su questi strumenti.

ETF: cosa sono e come funzionano

Il significato di ETF è quello di Exchange Traded Fund, fondo di investimento indicizzato. La definizione di ETF è quella di un fondo di investimento che replica l’andamento di un asset sottostante. Semplificando questo concetto, investirai i tuoi soldi in uno strumento finanziario la cui quotazione rispecchia quella di un altro asset venduto in borsa (indice, crypto, azioni, valute).

Quindi, con i tuoi soldi acquisterai una parte dell’ETF equivalente al valore investito. Otterrai così un rendimento in base all’andamento del fondo. Ma quali sono le differenze rispetto a un comune fondo di investimento?

Gli ETF sono quotati in borsa come le azioni. Puoi quindi venderli e acquistarli in qualunque momento. Inoltre, puoi scegliere di investire anche piccole somme, a partire da pochi euro, corrispondenti al valore del singolo ETF. Infine, il rendimento che otterrai è legato alla media dell’andamento dei singoli asset contenuti all’interno dell’exchange traded fund.

Tipologie di ETF

Oggi esistono diverse tipologie di ETF. Li puoi distinguere in base a:

  • Gestione del fondo (passiva o attiva)
  • Suddivisione dei rendimenti (ad accumulazione o a distribuzione)
  • Replica dell’asset sottostante (ETF fisici o sintetici)
  • Tipologia di asset in esso contenuti (ETF tematici).

Una prima distinzione è collegata alla tipologia di gestione. Infatti, gli ETF di norma prevedono una gestione passiva. Ciò significa che la società emittente non interviene sulla composizione del fondo, ad esempio aggiungendo altri titoli al fine di aumentare i guadagni (come nella gestione attiva), ma si limiterà a replicare le performance dell’asset sottostante.

Esistono però anche ETF a gestione attiva. In questo caso, la loro composizione non replica quella di un indice, ma è costituita da un certo numero di asset scelti dall’emittente al fine di ottenere uno specifico rendimento.

ETF a distribuzione ed accumulazione

Altra distinzione è tra ETF a distribuzione ed accumulazione. Nel primo caso i dividendi e i rendimenti dell’exchange trade fund verranno automaticamente reinvestiti nell’ETF. In questo modo otterrai un aumento del capitale con un possibile incremento nel tempo dei guadagni.

Invece, nella versione a distribuzione, eventuali rendimenti o i dividendi di azioni o di altri asset verranno distribuiti in automatico.

ETF a replica fisica o sintetica

Analizzando la scheda di un ETF, tra le prime informazioni fornite trovi subito una di queste voci:
  • replica fisica
  • replica sintetica.
Cosa vuol dire? La distinzione tra un ETF a replica fisica e quelli a replica sintetica è legata alla tipologia di asset in esso contenuti. La replica fisica indica che l’ETF contiene tutti i titoli dell’asset sottostante. Quindi, nel momento in cui investi in questa tipologia di fondo, andrai ad acquistare l’intero numero di azioni, obbligazioni o altri strumenti finanziari in esso contenuti, in proporzione alla quota di ETF sottoscritta.
Invece, gli ETF sintetici replicano l’andamento di un asset sottostante utilizzando particolari contratti derivati. Quindi, investirai solo su un certo numero di titoli, scelti appositamente dalla società di gestione al fine di ottenere un rendimento specifico.

ETF tematici

Infine, un’altra distinzione è collegata alla composizione degli ETF:

  • ETF azionari
  • ETF obbligazionari
  • ETF valutari
  • ETF crypto
  • ETF Bitcoin
  • ETF Ethereum
  • ETF sulle materie prime
  • ETF con leva finanziaria
  • ETF settoriali (Pesi emergenti, nazionali ecc)
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ETF UCITS: che significa?

Quando si fa riferimento alle tipologie di ETF, si deve anche distinguere tra:

  • UCITS (o armonizzati),
  • non UCITS (non armonizzati).

L’acronimo UCITS (Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities) indica un marchio di garanzia a livello europeo, secondo cui un ETF rispetta la direttiva 2009/65/CE. In base a essa, si pongono determinati requisiti per l’emissione e la commercializzazione di un ETF da parte delle società emittenti. Ad esempio, sono previste delle limitazioni agli investimenti che una società di gestione può effettuare su un ETF, in modo da tutelare gli investitori.

Un altro aspetto riguarda il regime fiscale. Nel caso degli ETF UCITS si applica il regime amministrato, con un’imposta sostitutiva unica pari al 26% sui guadagni. Invece, per gli ETF non armonizzati, dovrai necessariamente utilizzare il sistema dichiarativo: gli eventuali guadagni e rendimenti andranno a fare cumulo con il reddito complessivo, che dovrai inserire nella dichiarazione dei redditi a fine anno.

Vantaggi ETF: perché investire in questo strumento

Conviene investire negli ETF? Vediamo nel dettaglio quali sono i vantaggi:

  • Il primo aspetto è che puoi acquistare un unico strumento contenente al suo interno diversi asset. Ciò ti permette di ridurre il capitale che dovrai investire, oltre a non doverti preoccupare di valutare uno a uno i singoli titoli
  • È un investimento adatto a tutti
  • Grazie alla gestione passiva, hai commissioni basse rispetto a un fondo di investimento. Ciò incide positivamente sul rendimento, che risulta più alto
  • Gli ETF sono fondi che contribuiscono a diversificare il tuo portafoglio: otterrai un rendimento che non è collegato a un singolo asset, ma alla media dell’andamento di tutti i titoli presenti. I guadagni sono variabili, ma in media puoi ottenere un profitto che va dal 4% in su
  • Hai uno strumento ad alta liquidità, dato che è negoziabile come le azioni
  • Oggi sono disponibili migliaia di ETF su cui investire, adatti a qualunque tipologia di investitore e qualunque sia il tuo obiettivo

PRO

       

CONTRO

Investi su un unico strumento contenete diversi asset

       

Il capitale non è garantito
Commissioni basse grazie alla gestione passiva

       

L’ampio numero a volte rende difficile valutare su cosa investire
Gestione del rischio bassa

       

Non ci sono agevolazioni sulla tassazione
Diversificazione e rendimento interessante

       

Ottieni redimenti nel medio e lungo termine
Ampio numero di ETF

       

 
Puoi investire con capitali limitati

       

 
Negoziabili come le azioni

       

Quali sono i rischi di un ETF

Vediamo ora quali sono i rischi di acquistare un ETF. Il primo aspetto da considerare è che il capitale investito non è garantito. Ciò significa che, in caso di fallimento della società emittente, non esiste un fondo di garanzia, come avviene nel caso dei conti deposito.
Inoltre, gli ETF rientrano tra quegli investimenti a medio e lungo termine. Quindi, potrai ottenere rendimenti interessanti nel tempo, generalmente dai 2 ai 5 anni.
Un altro aspetto da considerare è la loro quotazione sui mercati. Se da un lato ti permettono di venderli e acquistarli in modo diretto, dall’altro il loro prezzo può subire oscillazioni in base alle richieste e alle offerte.

Come investire in ETF

Come investire in ETF? Come più volte indicato in questa guida, la compravendita degli ETF è possibile direttamente sulle borse valori. Per farlo, dovrai però seguire questi passaggi:

  • Registrarti a uno dei migliori broker per ETF: si tratta di piattaforme di trading autorizzate che includono, tra i diversi asset, un certo numero di ETF
  • Scegli l’ETF più adatto al tuo obiettivo finanziario
  • Stabilisci l’importo da investire: puoi anche valutare di creare un PAC ETF, ossia un piano di accumulo del capitale, con un investimento costante nel tempo.
  • Monitora il tuo investimento nel tempo.

Autore dell’articolo

Alfredo De Cristofaro Autore
Alfredo de Cristofaro
Founder
Laureato in Economia e Finanza, dopo aver lavorato a lungo presso uno dei principali intermediari finanziari in Europa, ha deciso di mettere a disposizione dei risparmiatori le conoscenze maturate nel corso degli anni. Su QualeBanca.com si occupa di recensire banche e conti, assicurandosi che vengano garantiti i più alti standard di sicurezza e trasparenza.

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