Investimenti
27 Dicembre 2024

Investire in ETF conviene? Vantaggi, svantaggi e quando farlo

Gli ETF sono stati negoziati per la prima volta nel 1993 e da allora hanno avuto un continuo successo. Secondo una delle principali emittenti come la società Vanguard, solo nel 2024 sono stati investiti oltre 60,4 miliardi su un Exchange Traded Fund, rendendoli tra gli asset più ricercati.

Il loro punto di forza è combinare uno strumento ad alta diversificazione, con un rischio variabile e adattabile sia a chi vuole capire come iniziare a investire in borsa, sia a chi necessita di una strategia diversificata.

Non da ultimo, gli ETF sono interessanti per i rendimenti: sono prodotti con un costo basso, ma che possono generare guadagni anche superiori al mercato.

Tutti aspetti che hanno suscitato negli anni l’interesse degli investitori. In questa guida, siamo andati ad approfondire cosa sono, valutando se possono essere uno strumento conveniente oppure no per investire il tuo denaro.

ETF Cosa sono e principali vantaggi

Il termine ETF è l’acronimo di Exchange Traded Fund, un fondo di investimento che puoi acquistare e vendere come le azioni. Hanno infatti la particolarità di replicare l’andamento di uno specifico asset, come un indice. Quindi sono strumenti finanziari al cui interno trovi diversi titoli. In questo modo, tu investirai in un unico ETF, ma acquisirai la posizione di tutte le azioni o le obbligazioni in esso presenti, definite con termine di benchmark (paniere di titoli).

Ciò ti permette di ridurre i costi del tuo investimento, oltre ad avere un ulteriore vantaggio: il rendimento del tuo investimento non è legato all’andamento di un solo asset, ma è calcolato sulla media dei rendimenti dei singoli titoli presenti nel fondo. Ciò ti permette di ottenere un possibile guadagno anche in fasi di incertezza del mercato.

L’altro aspetto interessante dell'investire in ETF è la semplicità con cui puoi operare su questo strumento finanziario, differenziandoli dai tradizionali fondi di investimento. Infatti, potrai comprare e venderli in modo diretto come fai con le azioni, registrandoti a uno dei migliori broker per ETF.

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Conviene investire in ETF?

Ma perché investire in ETF invece di scegliere altri asset? Abbiamo visto che uno dei principali punti di forza è la loro semplicità di acquisto e di vendita, grazie alla negoziazione sui mercati. L’altro aspetto è la diversificazione. Infatti, un ETF si compone di molti titoli al suo interno, azioni, obbligazioni, materie prime, crypto, che possono far riferimento a settori diversi.

La diversificazione è un fattore fondamentale se vuoi investire in modo consapevole sui mercati. Infatti, suddividendo il tuo capitale su più strumenti, potrai avere la certezza di ottenere un rendimento costante anche nei momenti di maggiore difficoltà del mercato. Il vantaggio è che non dovrai creare tu un portafoglio diversificato, ma ti basterà acquistare uno o più ETF per ottenerlo.

Ecco di seguito altri aspetti per cui conviene investire in ETF:

  • Costi bassi
  • Dividendi
  • Rendimenti variabili
  • Volatilità contenuta

Costi bassi

Gli ETF sono gestiti in modo passivo. Quindi la società di gestione non interviene nella composizione del fondo, ma andrà a rispecchiare l’andamento di un indice di mercato. Si differenzia dalla gestione attiva, in cui il gestore agisce in modo continuo al fine di battere il mercato e quindi integrare il portafoglio con altre strategie di investimento.

Ciò implica costi di gestione davvero minimi, aumentando così l’eventuale profitto di un investimento.

Dividendi

Dal punto di vista della distribuzione dei rendimenti, gli ETF si distinguono tra: ETF ad accumulazione e a distribuzione.

Nel primo caso, il denaro che hai guadagnato sarà investito per aprire una posizione più grande nel fondo, secondo il principio dell’interesse composto. Ciò implica un incremento del rendimento. Questa regola si applica anche per eventuali dividendi distribuiti da società che applicano questa politica.

Invece, negli ETF a distribuzione il rendimento sarà distribuito a scadenze prefissate così come stabilito dal contratto di sottoscrizione.

Rendimenti variabili

Gli ETF contengono al loro interno diversi asset. Grazie alla loro composizione diversificata, il rendimento del fondo è legato alla media dei singoli titoli. Quindi, nel caso in cui uno o più asset siano in un trend discendente, la perdita potrebbe essere compensata da altri titoli in fase di crescita.

Il vantaggio è che puoi così avere un guadagno anche nei momenti in cui il mercato è molto volatile. Inoltre, in base alla composizione di un ETF, potrai valutare tu su quale asset investire, ottenendo rendimento variabile. Ad esempio, un ETF azionario potrà offrirti un guadagno più veloce ed elevato rispetto a uno obbligazionario o a quelli collegati alle materie prime.

Volatilità contenuta

Altro aspetto da valutare è quello della volatilità. La diversificazione degli ETF comporta anche una minore volatilità. Ciò li rende strumenti interessanti per investimenti nel medio e lungo termine, come i PAC in ETF. Puoi quindi combinare un piano di accumulo del capitale stabilendo di investire il denaro non nel fondo, ma direttamente in uno o più ETF.

Quali sono i contro degli ETF?

Non c’è dubbio che investire negli ETF possa essere vantaggioso. Tuttavia, ci sono anche diversi aspetti negativi. Iniziamo da quelli fiscali.

In Italia, la tassazione è del 26%, come per altri strumenti finanziari. Tuttavia, ciò vale solo per gli ETF UCITS (Undertakings for Collective Investment Schemes). È un marchio di garanzia in base al quale si certifica il rispetto delle direttive europee 2014/91/UE, riguardanti la loro composizione e gestione.

Ciò garantisce una certa affidabilità. Invece, per gli ETF che non rientrano in questa categoria potrebbe essere applicata una doppia tassazione. Ad esempio, se compri un ETF sul mercato USA, sia per i rendimenti sia per l’eventuale profitto collegato alla vendita, si applicherà una tassa negli Stati Uniti e una in Italia.

Un altro aspetto riguarda i rendimenti. Se lo confronti con le azioni, l’ETF produce guadagni costanti nel tempo, ma nettamente inferiori. Inoltre. Se è vero che gli Exchange Traded Fund sono un valido sistema per diversificare il portafoglio, devi però sceglierli con attenzione, dato che quelli settoriali potrebbero invece limitare questo aspetto.

Gli ETF non offrono garanzie sul capitale. Ciò significa che la società di emissione potrebbe anche andare in default, con la conseguenza di perdere l’intero importo investito. Diventa quindi essenziale scegliere con attenzione il miglior ETF su cui investire.

Infine, in quanto fondi indicizzati, uno dei rischi maggiori potrebbe essere quello di vedere il prezzo dell’asset sottostante perdere valore e, di conseguenza, anche quello dell’ETF andrà a ridursi.

ETF o Fondi? In quale strumento conviene investire

Per rispondere, mettiamo a confronto questi due strumenti prendendo in esame:

  • Costi
  • Sistema di scambio
  • Rendimenti
  • Tassazione
  • Rischi

 

ETF

       

Fondi comuni

Costi

 

       

 

Trading

 

       

Rendimenti

 

       

 

Tassazione

 

       

 

Rischi

 

       

 

Il confronto dei costi vede gli ETF essere nettamente più convenienti, con costi più bassi grazie alla gestione passiva, mentre quella dei fondi comuni è attiva. Se è vero che la tassazione è più alta, gli ETF possono essere negoziati in borsa, mentre per acquistare e vendere i fondi comuni la procedura è più articolata e deve essere effettuata in determinate ore del giorno. Anche i rendimenti sono diversi. Un PAC in ETF può essere molto redditizio nel medio e lungo termine, più di un fondo di investimento.

Autore dell’articolo

Alfredo De Cristofaro Autore
Alfredo de Cristofaro
Founder
Laureato in Economia e Finanza, dopo aver lavorato a lungo presso uno dei principali intermediari finanziari in Europa, ha deciso di mettere a disposizione dei risparmiatori le conoscenze maturate nel corso degli anni. Su QualeBanca.com si occupa di recensire banche e conti, assicurandosi che vengano garantiti i più alti standard di sicurezza e trasparenza.

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