Investimenti
12 Febbraio 2025

Investimenti passivi: cosa sono e quali sono i migliori

Investire sui mercati può sembrare un’attività riservata solo ai trader esperti e a chi conosce il mondo della finanza. Invece, oggi esiste un approccio semplice e accessibile a tutti: gli investimenti passivi. Questo metodo consente di far crescere il proprio capitale nel tempo senza dover monitorare costantemente i mercati o prendere decisioni quotidiane di acquisto e vendita.

Basandosi su strumenti come gli ETF (Exchange Traded Funds) e strategie a lungo termine, l’investimento passivo permette di ridurre i costi, minimizzare i rischi legati al trading e ottenere rendimenti interessanti.

In questo articolo, esploreremo i principi fondamentali di questa strategia e come iniziare con serenità il proprio percorso finanziario.

Gli investimenti passivi ti consentono di ottenere un rendimento a fronte di rischi più contenuti. Si tratta di una strategia maggiormente indicata per chi ha un basso profilo di rischio ed è disposto a bloccare somme denaro nel medio e lungo termine. Per effettuare una scelta consapevole, è sempre bene conoscerne tutte le caratteristiche nonché i vantaggi e gli svantaggi che l'investimento passivo comporta.

Investimenti passivi cosa sono

L’investimento passivo è un tipo di strategia finanziaria con cui si tende a massimizzare i rendimenti, senza effettuare molte operazioni sul mercato. In questo modo, si riducono i costi di commissione legati al trading.

Chiariamo questo concetto. Il fine è quello di ottenere un guadagno, ma senza la necessità di intervenire in modo costante sull’investimento. Il capital gain che otterrai è legato al semplice possesso dell’asset o e al suo andamento. L’esempio tipico di investimento passivo è quello dei dividendi sulle azioni: otterrai un rendimento semplicemente possedendo un certo quantitativo di asset.

Un altro è quello degli ETF. In questo caso, hai a disposizione strumenti che ti permettono di massimizzare il tuo investimento grazie ai bassi costi di gestione e commissione, replicando le performance di un altro asset.

Come funzionano gli investimenti passivi

Quindi, nella strategia degli investimenti passivi, lo scopo è quello di creare un portafoglio diversificato con cui ridurre al minimo i costi ed ottenere una performance interessante.

Ecco quali sono le caratteristiche di un investimento passivo:

  • Operatività: limitata, effettuerai pochissime operazioni di acquisto e di vendita
  • Commissioni: minime, quasi ridotte a zero
  • Tempistica: medio e lungo termine, quindi a partire dai 2 anni
  • Rendimento: medio basso
  • Rischio: basso o soluzioni con capitale garantito
  • Asset: si utilizzano strumenti che tendono a replicare l’andamento di uno o più indici di riferimento o a prevedere rendimenti costanti nel tempo (cedole, dividendi)
  • A chi si rivolge: a tutte le tipologie di investitori

Uno dei primi parametri che definisce un investimento passivo è legato all’operatività. Tutti gli esempi di investimenti passivi prevedono due operazioni di trading: l’apertura del contratto e la sua chiusura, una volta che si decide di cessare di operare con questa strategia.

Ciò determina un altro dei tratti fondamentali: i costi ridotti. Non devi preoccuparti di commissioni di trading o di gestione del portafoglio. Questi costi sono limitati proprio per massimizzare il rendimento.

Inoltre, un investimento passivo non cerca di trarre profitto dalle fluttuazioni di prezzo nel breve periodo o nella stessa giornata. Con questa strategia, andrai a tenere i titoli nel tuo portafoglio per periodi piuttosto lunghi, a partire dai due anni in su.

Per quanto riguarda i rendimenti, questi sono più bassi rispetto ad altre forme di investimento, ma grazie ai costi ridotti, otterrai comunque un guadagno economico. A questo si aggiunge il fatto che il rischio è davvero basso e, in alcuni casi, hai anche asset che ti offrono una garanzia sul capitale (come i BTP o i fondi monetari).

Investirai su asset che tendono a replicare le performance del mercato, oppure che prevedono un rendimento costante per il loro semplice possesso. Infine, è un valido sistema per iniziare ad investire sui mercati anche se non si hanno conoscenze finanziarie.

Investimenti passivi vs investimenti attivi: differenze

A questo punto, può essere utile chiarire la differenza tra una strategia di investimento passivo e una attiva. Le differenze sono sostanziali per quanto riguarda lo stile di gestione, la tipologia di asset, la tempistica e il target di riferimento.

Stile di gestione

L’investimento passivo si basa sul principio secondo cui si effettueranno poche operazioni di acquisto e di vendita, finalizzate a replicare la composizione dei titoli che si stanno seguendo. Ciò comporta rendimenti più bassi, ma anche rischi inferiori. Inoltre, i costi sono minimi, dato che non vi è una gestione attiva.

Invece, negli investimenti attivi si andranno ad effettuare diverse operazioni di compravendita finalizzate a speculare sulle variazioni dei prezzi di un asset. Ciò comporta maggiori costi di commissione, rendimenti potenzialmente più alti, ma anche la possibilità di perdere tutto o parte del capitale investito.

Tipologia di asset

Nella gestione attiva, gli investimenti vengono effettuati su tutte le tipologie di asset quotati nelle borse valori. Invece, nel caso degli investimenti passivi, si utilizzano solo strumenti specifici, tra cui i più comuni sono gli ETF.

Tempistica

Negli investimenti attivi, il possesso di un asset si riduce a un periodo breve, che può variare da pochi secondi o minuti, come nelle strategie di scalping, fino a diverse ore nel caso delle operazioni di day trading.

Negli investimenti passivi, invece, la durata si calcola in anni, quindi nel medio e lungo termine.

A chi si rivolge

Infine, le due strategie si rivolgono a soggetti differenti. L’investimento passivo è adatto a tutte le tipologie di investitori. Per chi non conosce il mercato, può essere un modo per far crescere i propri risparmi senza correre rischi elevati. Per un trader esperto, potrebbe essere una valida soluzione per diversificare il portafoglio.

Invece, gli investimenti attivi sono adatti per lo più a chi ha già una conoscenza approfondita delle borse valori e vuole dedicare tempo al trading online.

Investimenti passivi: vantaggi e svantaggi

Ma quali sono i vantaggi e svantaggi di un investimento passivo? Li abbiamo riportati nella seguente tabella.

PRO

       

CONTRO

Non è richiesto un controllo costante dell’investimento

       

Le opzioni di investimento sono limitate
Puoi investire anche capitali minimi

       

I rendimenti riflettono quelli del mercato e potrebbero non essere soddisfacenti
Hai rendimenti constanti nel tempo

       

Devi bloccare una somma di denaro nel medio e lungo termine
Costi ridotti

       

I rendimenti sono nettamente più bassi rispetto agli investimenti attivi
Rischi bassi di perdere i tuoi risparmi

       

 
Alcuni asset hanno una fiscalità agevolata al 12,5%

       

 

Quali sono i migliori investimenti passivi

Nelle strategie di investimento passivo, il rendimento può derivare da:

  • Performance dell’indice sottostante
  • Distribuzione di utili collegati all’asset
  • Pagamento di cedole.

In base alle diverse tipologie di rendimento, puoi quindi distinguere le seguenti forme di investimento passivo più comuni legati al mono della finanza:

  • ETF (Exchange Traded Fund)
  • Obbligazioni
  • Azioni ad alto dividendo

Analizziamole nel dettaglio.

Investimento in ETF

Investire in ETF è oggi una soluzione interessante per chi ha pochi capitali e vuole uno strumento ad alta diversificazione, con rischio basso ma rendimenti interessanti. Cosa sono gli ETF?

Definiti anche fondi indicizzati, sono strumenti emessi da una società di gestione che replicano l’andamento di un indice sottostante. Quindi, un ETF è composto da un certo numero di titoli (benchmark) che, a loro volta, sono presenti all’interno di uno specifico indice. Si tratta di un investimento passivo, in quanto il fine della società di gestione non è battere le performance dell’indice, ma replicarle.

Un ETF può essere composto da azioni, obbligazioni o altre tipologie di titoli, che ne determinano il rendimento.

Su un Exchange Traded Fund puoi investire in diversi modi:

  • Acquisto reale del singolo ETF
  • PAC
  • Trading automatico.

Acquisto diretto di un ETF

Gli ETF si differenziano dai tradizionali fondi comuni di investimento perché sono negoziati in borsa. Quindi, puoi acquistarli e venderli come le azioni, in qualunque momento. Inoltre, alcuni dei migliori broker ETF spesso non applicano commissioni di operatività su alcune tipologie di ETF, rendendo l’operatività ancora più conveniente.

Se vuoi adottare una strategia di investimento passivo, puoi acquistare uno o più ETF, attendere che il loro prezzo salga nel tempo e poi rivenderli.

PAC in ETF

Il PAC (Piano di Accumulo del Capitale) è uno strumento creato da alcuni intermediari, come la piattaforma Moneyfarm, che ti permette di investire piccoli capitali nel tempo, destinandoli all’acquisto di più posizioni in uno o più ETF.

Ad esempio, Moneyfarm offre diversi portafogli composti da un certo numero di ETF con asset differenti. In base al loro benchmark, si definiscono 7 livelli di rischio. In questo caso, una volta scelto il PAC su cui investire, sarà la piattaforma a gestire in modo passivo il denaro versato secondo il piano di accumulo mensile, con l’obiettivo di raggiungere il rendimento prefissato.

🔎 Moneyfarm gestisce per te il tuo investimento. Ti basta fissare il tuo obiettivo di rendimento. Al resto pensa Moneyfarm.

Trading automatico

Un’altra opzione per investire in ETF è il trading automatico. In questo caso, sarai supportato da tecnologie digitali, come algoritmi e AI (Intelligenza Artificiale), che ti aiuteranno a scegliere l’investimento più adatto in base ad alcuni parametri e a gestire il tuo denaro in maniera autonoma.

Tra gli esempi di trading automatico sugli investimenti passivi trovi:

  • Robo Advisor: un esempio tipico è la piattaforma Moneyfarm, in cui un algoritmo ti aiuta a scegliere il portafoglio più adatto in base alle tue risposte a un questionario
  • Copy Portfolio: soluzione adottata da alcuni broker, che ti permette di copiare le posizioni di un trader più esperto. Nel caso specifico, puoi scegliere un portafoglio composto da ETF

Autore dell’articolo

Alfredo De Cristofaro Author
Alfredo de Cristofaro
Founder
Laureato in Economia e Finanza, dopo aver lavorato a lungo presso uno dei principali intermediari finanziari in Europa, ha deciso di mettere a disposizione dei risparmiatori le conoscenze maturate nel corso degli anni. Su QualeBanca.com si occupa di recensire banche e conti, assicurandosi che vengano garantiti i più alti standard di sicurezza e trasparenza.

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