Quali sono i costi del Trading Fineco? L'analisi dei costi e delle commissioni è fondamentale per poter capire se conviene fare trading con Fineco. Iniziamo subito col dire che la struttura commissionale varia a seconda del tipo di conto utilizzato per fare trading: il conto Fineco “classico” oppure il conto trading Fineco.
Per quanto riguarda il conto Fineco è previsto un unico profilo con commissioni fisse distinte in base al tipo di strumento finanziario. Per quanto riguarda azioni, ETF, Certificati e Obbligazioni nel mese di apertura del conto e per il secondo mese abbiamo:
-
commissione di 9,95€ per azioni, ETF, Certificati e obbligazioni sui mercati italiani e europei
-
commissione di 9,95$ per azioni, ETF, Certificato e obbligazioni sui mercati USA
Dal terzo mese in poi si verrà assegnati ad una delle 4 fasce commissionali a seconda dei seguenti parametri:
-
commissioni generate nel mese precedente
-
valore totale del portafoglio (asset + liquidità)
-
valore totale del risparmio gestito
In buona sostanza, come si evince dalla tabella riepilogativa delle commissioni, la convenienza aumenta all'aumentare delle operazioni di trading effettuate. In tal senso, risulta maggiormente conveniente il conto trading per coloro che non effettuano un numero consistente di operazioni.

Per quanto riguarda invece le commissioni applicate a Futures e Opzioni, per i primi tre mesi si viene assegnati alla fascia commissionale più bassa. Dal 4° mese in poi invece l'assegnazione a una specifica fascia dipende dall'ammontare di commissioni sui derivati generate nel mese precedente.
Di seguito la tabella riepilogativa.

A tali costi relativi alle commissioni, si aggiunge poi il costo del canone del conto Fineco pari a 3,95€ mensili, facilmente riducibile o azzerabile. Ricordiamo poi che per il primo anno sono gratuiti il canone e 50 eseguiti su qualsiasi strumento.
Per quanto riguarda invece costi e commissioni del conto Trading Fineco, abbiamo commissioni variabili pari allo 0,19% del controvalore negoziato (minimo 2,95€ e max 19€) e un canone sempre a costo zero.
La convenienza quindi del trading Fineco dipende molto dal tipo di trader: per i più attivi che generano un elevato numero di operazioni e che quindi riescono ad essere inseriti nelle fasce commissionali più basse, il conto classico è senz'altro quello maggiormente indicato. Nel caso invece di trader poco attivi e che generano un numero limitato di operazioni, risulta maggiormente indicato il conto Trading Fineco caratterizzato da commissioni variabili e digressive.
Ricordiamo anche che Fineco è una banca abilitata a fungere da sostituto d'imposta per i clienti con residenza fiscale in Italia. I clienti possono quindi scegliere, nel momento in cui si apre il conto, di avvalersi del regime amministrato. I questo caso sarà quindi la banca ad occuparsi delle incombenze fiscali.
Altrimenti si può optare per il regime dichiarativo nel qual caso è consigliato rivolgersi ad un commercialista esperto nel settore.
Si sottolinea che, in caso si opti per il regime amministrato e si usufruisca del servizio Multicurrency, se la giacenza totale in valuta estera (depositi e conti correnti) dovesse superare i 51.645,49€ per più di 7 giorni di seguito, qualora si registrasse una plusvalenza dopo la riconversione in euro, la plusvalenza andrà segnalata attraverso il regime dichiarativo (modello redditi).