I motivi per i quali si decide di chiudere un conto possono essere molteplici. Dall'offerta di prodotti più vantaggiosi alla necessità di accendere un mutuo a tassi più convenienti presso un altro istituto.
Al di là delle specifiche motivazioni, una delle domande più frequenti riguarda il costo di chiusura del conto corrente.
Nel corso di questa chiara e breve guida vediamo nel dettaglio quali sono i costi di chiusura del conto e a cosa occorre prestare attenzione prima di farlo.
Costi di chiusura conto corrente
Chiudere un conto corrente bancario o postale non ha nessun costo. La chiusura del conto in Italia è infatti completamente gratuita in virtù del decreto Bersani.
Si può recedere dal contratto con la banca (o l'Ufficio Postale) in qualsiasi momento e senza incorrere in penali di alcun tipo.
Il decreto Bersani sancisce infatti il divieto di applicare costi aggiuntivi per la chiusura del conto.
É però possibile essere chiamati a sostenere dei costi relativi alle spese di chiusura. Vediamo di quali si tratta e quando sono dovute.
Cosa sono le spese di chiusura?
Nel momento in cui si decide di chiudere il proprio conto, la banca procede all'emissione dell'estratto conto finale riportante le competenze di liquidazione a debito. Si tratta delle spese relative a servizi, operazioni effettuate e costi di gestione (come stabilito dal contratto in essere) non ancora detratte dal conto.
Tra le competenze di liquidazione abbiamo:
- il canone del conto
- il canone delle carte di pagamento (prepagate, debito e credito)
- l'imposta di bollo (per giacenza media superiore ai 5.000 euro)
- il costo delle operazioni effettuate come per esempio bonifici e prelievi
- gli eventuali interessi passivi derivanti per esempio da fidi e utilizzo della carta di credito
- l'eventuale costo di disattivazione di servizi aggiuntivi
- i costi per la liquidazione di altri rapporti come per esempio un dossier titoli
Tali oneri vengono calcolati fino al giorno in cui la banca riceve la richiesta di chiusura.
Non è quindi del tutto corretto parlare di spese di chiusura del conto corrente in quanto la procedura è di per sé gratuita. Si tratta piuttosto di competenze dovute alla banca e non ancora saldate.
L'ammontare di tali oneri verrà detratto direttamente dal saldo del conto.
Nel caso di conto in rosso, la banca potrebbe anche bloccarne la chiusura fino all'estinzione di suddette spese. In tal caso si consiglia di effettuare preventivamente un versamento per saldare quanto ancora dovuto.
Quanto lasciare sul conto corrente prima della chiusura?
Dopo aver chiarito quanto costa la chiusura di un conto corrente in banca (o alle Poste), la domanda è: quanti soldi lasciare per chiudere un conto corrente?
È consigliato lasciare sul conto qualcosa in più rispetto alla somma necessaria al saldo delle competenze di liquidazione a debito dovute alla banca.
Come anticipato infatti, la banca potrebbe non chiudere il conto se non a saldo avvenuto.
Non esiste però una cifra uguale per tutti in quanto tali spese variano a seconda del tipo di conto, degli eventuali servizi collegati, dall'aver effettuato o meno operazioni a pagamento e via dei seguito.
Per farsi un'idea più precisa, occorre valutare e calcolare quanto abbiamo ancora da saldare alla banca. Per esempio, il canone del conto è gratis? Allora depenniamo la voce relativa.
Se invece paghiamo un canone mensile per esempio di 20 euro con addebito trimestrale, se chiudiamo il conto alla fine del trimestre calcoliamo di dovere alla banca 60 euro (20 euro x 3 mesi).
Stessa cosa per il canone delle carte di pagamento, per le operazioni effettuate, i servizi accessori e così via.
Cosa fare prima di chiudere un conto corrente?
Prima ancora di inoltrare la comunicazione di disdetta alla propria banca, è più che consigliato aprire un nuovo conto corrente e assicurarsi che tutto vada a buon fine.
Accertati quindi di aver effettuato le seguenti operazioni:
- comunicazione del nuovo IBAN per la ricezione dello stipendio o della pensione
- trasferimento delle utenze, domiciliazioni bancarie e addebiti diretti
- prima di trasferire i soldi dal vecchio conto assicurati che eventuali transazioni in sospeso vengano annullate. In caso contrario puoi incorrere nel rischio di pagare commissioni sullo scoperto
- lascia sul vecchio conto la somma necessaria per il saldo delle competenze di liquidazione a debito come precedentemente illustrato. La vecchia banca provvederà ad accreditarti la somma residua secondo la modalità da te indicata nel modulo di disdetta.
Solo dopo che il nuovo conto sarà pienamente operativo, potrai comunicare la richiesta di chiusura.
Quanto tempo ci vuole per chiudere un conto in banca?
Secondo la direttiva europea del 2015 sulla portabilità dei conti correnti, la chiusura del conto deve concludersi entro un massimo di 12 giorni dal momento in cui la banca riceve la richiesta di chiusura o trasferimento.
Va detto però che i tempi possono allungarsi a seconda degli eventuali servizi accessori legati al conto (per esempio presenza di conto titoli, richiesta a terzi della rendicontazione spese con carta di credito oppure in caso di conto in rosso).
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