La giacenza media è un termine che praticamente tutti abbiamo sentito nominare in tema di conti correnti, benché non sempre se ne conosca appieno il vero significato e, soprattutto, quale sia la sua utilità.
Vediamo allora di capire meglio cosa si intende per giacenza media del conto corrente, come calcolarla, dove trovarla e a cosa serve.
La giacenza media di un qualsiasi rapporto finanziario, sia esso un conto corrente, un conto deposito o una carta di pagamento, è un dato necessario per avere accesso a prestiti, bonus e agevolazioni fiscali. Ecco perché è importante sapere bene di cosa si tratta, come si calcola e dove trovarla.
Giacenza media conto corrente: cos'è
La giacenza media del conto corrente è la media delle somme a credito presenti sul conto in un determinato lasso di tempo.
Solitamente di parla di giacenza media annua in quanto la media viene calcolata su 365 giorni (366 nel caso di anno bisestile).
Si tratta di un dato che fornisce sostanzialmente un'indicazione sulla situazione economica del titolare del conto.
Lo stesso discorso vale per la giacenza media annua dei conti deposito, carte di credito, libretti postali.
Giacenza media conto: a cosa serve
Come abbiamo visto la giacenza media del conto corrente consente di effettuare una stima sulla situazione economica del titolare e viene principalmente utilizzata per fini fiscali e per la richiesta di bonus e agevolazioni resi disponili a chi ha un determinato ISEE.
Viene utilizzata:
- dall'Agenzia delle Entrate come strumento per valutare la coerenza tra quanto dichiarato in termini di reddito con la reale disponibilità economica del soggetto col fine di rilevare eventuali evasioni fiscali
- per il calcolo dell'imposta di bollo. L'imposta di bollo sul conto corrente (pari a 34,20€ all'anno) non è dovuta se la giacenza media annua è inferiore ai 5.000€
- per fare richiesta di accesso a bonus e agevolazioni fiscali la cui concessione viene stabilita in base all'ISEE
- per fare richiesta di prestiti, mutui e finanziamenti. Le banche infatti, prima di concedere un prestito, richiedono la giacenza media per una valutazione della situazione economica del richiedente.
Calcolo giacenza media conto corrente
Il calcolo della giacenza media è semplicissimo da fare. Basterà sommare i saldi giornalieri del conto e dividerli per il numero di giorni in riferimento ai quali si vuole calcolare la media. Nel caso della giacenza media annua, la divisione sarà per 365.
Quindi, come calcolare la giacenza media? Facciamo un esempio pratico di calcolo giacenza media settimanale supponendo di avere i seguenti saldi giornalieri:
- 1° giorno: 500€
- 2° giorno: 500€
- 3° giorno: 200€
- 4° giorno: 150€
- 5° giorno: 75€
- 6° giorno: 800€
- 7° giorno: 90€
La giacenza media settimanale sarà data dalla somma dei saldi giornalieri (500+500+200+150+75+800+90) ÷ 7 = 2315 ÷ 7 = 330,714€. La nostra giacenza media settimanale è quindi pari a 330,714€.
Stesso identico discorso per il calcolo della giacenza annua (divisione per 365 giorni o 366 in caso di anno bisestile).
Si ricorda che, in caso di giacenza media annua negativa, il valore da inserire in sede di dichiarazione è sempre “0”.
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Dove trovare la giacenza media
Se da un lato il calcolo richiede una semplicissima operazione matematica, dall'altro è sicuramente molto poco agevole andarsi a riprendere a uno a uno i saldi giornalieri dei 365 giorni.
Effettuare manualmente il calcolo è un'operazione pressoché inutile in quanto banche e Poste Italiane sono tenute per legge a rendere disponibile questa informazione.
Ci sono tre modi per reperire la giacenza media:
- tramite home banking, accedendo alla tua area personale e recandoti nella sezione “archivio documenti”
- richiedendola di persona in filiale
- scaricando l'estratto conto, sia annuale che trimestrale o mensile tramite home banking o direttamente in app.
Calcolo giacenza media per ISEE
Come anticipato, la giacenza media annua è uno dei dati presi in considerazione nel momento in cui viene calcolato l'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). L'ISEE viene appunto utilizzato per stabilire se il richiedente ha o meno diritto a determinate agevolazioni fiscali quali per esempio eventuali bonus, taglio del cuneo fiscale, assegno unico universale e via di seguito.
La giacenza media annua di tutti i rapporti finanziari intrattenuti (conto corrente, conto deposito, libretti postali e via di seguito), incide sull'ISEE per circa il 20%.
Per la compilazione dell'ISEE non dovrai far altro che inserire il dato relativo alla giacenza nell'apposito spazio dedicato all'interno del modulo.
Ricorda che devi prendere come riferimento la giacenza media relativa al secondo anno precedente la dichiarazione. Ossia, se presenti l'ISEE nel 2025, la giacenza media sarà quella al 31 dicembre 2023.
Come calcolare la giacenza media del conto corrente per l'ISEE? Come abbiamo visto, troverai questo dato semplicemente accedendo alla tua area personale o facendone richiesta in filiale.
Giacenza media e imposta di bollo
L'imposta di bollo è una tassa dovuta per il possesso del conto corrente. Nella stragrande maggioranza dei casi, l'imposta è a carico del cliente anche se ci sono alcune banche che se ne fanno carico, spesso in occasione di promozioni per l'apertura dei conti.
Tale imposta è pari a 34,20€ annuali per le persone fisiche ed è dovuta solamente se la giacenza media annua supera i 5.000€. Nel caso invece di aziende e società l'imposta è di 100€ annuali, ed è sempre dovuta, a prescindere dalla giacenza media.
Nel caso quindi di rendicontazione annuale del conto, se la giacenza media è inferiore al limite sopra indicato, l'imposta di bollo non è dovuta.
In caso invece per esempio di rendicontazione trimestrale del conto, il lasso di tempo preso a riferimento è di 3 mesi. Quindi l'imposta di bollo sarà di 8,55€ a trimestre (34,20 ÷ 4 trimestri).
Supponiamo quindi di avere una giacenza media superiore ai 5.000€ solo nei primi due trimestri dell'anno. In questo caso pagherai solo 17,1€ di imposta di bollo in un anno (8,55€ x 2).
Si sottolinea che il calcolo dell'imposta di bollo tiene conto di tutti i conti a te intestati. Ciò significa che se hai per esempio due conti correnti intestati con giacenza media annua rispettivamente di 3.000€ e 2.500€, sei tenuto al pagamento dell'imposta per ogni conto malgrado la giacenza del conto singolo sia inferiore ai 5.000€. Viene infatti considerata la somma delle giacenze medie di ogni singolo conto.
Quindi, molto semplicemente, cosa succede se si superano i 5000 euro sul conto corrente? Sei tenuto al versamento dell'imposta di bollo pari a 34,20€ all'anno. Questa ti viene trattenuta direttamente dalla banca.
Giacenza media conto corrente chiuso
Cosa succede in caso sia necessaria la giacenza media di un conto chiuso? Anzitutto, prima di procedere alla chiusura di un conto, è sempre caldamente consigliato conservare tutti gli estratti conto e i documenti che possono essere necessari nel futuro.
In caso ciò non venga fatto, per recuperare la giacenza media, è consigliabile rivolgersi di persona alla banca. Infatti, soprattutto nel caso il conto risulti chiuso da anni, il servizio di home banking non sarà più disponibile.
Recandoti invece in filiale, la banca non ha nessun problema a fornirti l'estratto conto annuale nel quale viene riportata la giacenza.
In caso poi di modello ISEE precompilato, questa informazioni è di norma già presente nel modello stesso.
Giacenza media conti esteri
Nel caso si sia titolari di uno o più conti esteri, questi vanno dichiarati in quanto attività finanziaria detenuta all'estero. I rapporti finanziari esteri vanno inseriti nell'apposito quadro RW della dichiarazione dei redditi.
Mentre il calcolo della giacenza è identico a quello relativo ai conti italiani, a cambiare è la tipologia di tassazione. Sui conti italiani è dovuta l'imposta di bollo mentre su quelli esteri l'IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie detenute all'Estero).
L'importo dell'IVAFE è il medesimo dell'imposta di bollo (34,20€) ma il conto estero va dichiarato solo se la giacenza media annua supera i 5.000€.
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